Viaggio ad Atzara, borgo incantevole dell’entroterra sardo

Nel cuore della Sardegna, sulle pendici sud-occidentali del Gennergentu, lontano dalle affollate spiagge e dalle frenetiche città costiere, si cela un piccolo paese tutto da scoprire, Atzara. Questo pittoresco borgo, circondato da vigneti, e avvolto da un’atmosfera di autenticità, offre un’esperienza indimenticabile per coloro che desiderano immergersi nella storia, nella cultura e nella bellezza naturale dell’isola.

Viaggio ad Atzara, borgo incantevole dell’entroterra sardo:

Cosa vedere ad Atzara

Inserito nella lista dei cinque borghi sardi più belli d’Italia, Atzara è un borgo di origine medievale, probabilmente fondato intorno all’anno Mille. Situato nel Mandrolisai, al confine tra le province di Nuoro e Oristano, Atzara, celebre per il suo vino che prende appunto il nome della regione che lo ospita, conserva ancora oggi il tessuto urbano di origine catalana, caratterizzato da strutture basse in granito e soffitte in legno di quercia. Di antica origine è anche l’arte tessile di tappeti e degli incantevoli costumi tradizionali: in particolare, l’abito femminile con il suo caratteristico copricapo, protagonista di molte opere di pittori dello scorso secolo. Ed è proprio il suo rapporto con l’arte che viene celebrato nel Museo d’arte moderna e contemporanea che si trova nel centro storico del borgo. Restando nel centro storico, merita una visita anche la chiesa dedicata a Sant’Antioco di origine gotico-catalana e risalente al XV secolo.

Cosa visitare nei dintorni di Atzara

Domus de Janas esempio

Nei dintorni di Atzara si trovano una serie di chiese campestri risalenti all’anno Mille e dedicate al culto di Maria, come Santa Maria de Josso, di Santa Maria de Susu e di Santa Maria Bambina. Ma il territorio di Arzara conserva anche varie testimonianze di un antico passato che ebbe inizio nell’Eneolitico. Non molto lontano dal paese, in zona Corongiu Senes, si trovano varie domus de janas. Appartenenti alla civiltà dei tholoi, i resti di alcune tombe dei giganti e i vari nuraghi Ligios e Sole ‘e Mugadu, Ni’ e Crobu, Abbagadda, su Pisu, Figus e su Nuraghe. Da fare nei dintorni di Atzara è un’escursione in bici lungo il sentiero naturalistico “Le vie dei Vigneti” (Is Camminos de is Bingias): l’itinerario parte dal centro del paese e prosegue lungo la SS 128, raggiungendo un piccolo guado e poi un bivio dove si iniziano a vedere i primi vigneti, fino alla suggestiva e antica chiesa di Santa Maria e’ Susu. Dopo la chiesa si incontra un bivio che conduce verso la sorgente di Laonisa, per tornare lungo un sentiero tra le campagne al paese.

Cosa mangiare a Atzara

Tra i migliori piatti della cucina locale c’è sicuramente “sa tumballa”, pasta al forno a cui si aggiungono: uova, pan grattato, formaggio e sugo di carne di maiale e zafferano. Uno dei secondi piatti più celebri è “sa pudda prena, ovvero gallina ripiena con uova e pesto di fegato, pomodori secchi, lardo e zafferano. Anche il “s’ortau”, merita un assaggio: si tratta di salsiccia di maiale, il cuore dell’animale e la mandorla. Come dolce, sono da provare “is bucconettes” e “su gattou”, a base di mandorle, e “sa tumballa ‘e latte”, flan di latte con base di caffè e rhum.

Photo credits:

Max.oppo, Wikimedia

Gianni Careddu, Wikimedia

 

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