Il Sud Sardegna è celebre soprattutto per la sua costa, caratterizzata da spiagge paradisiache che nulla hanno da invidiare alle località tropicali più rinomate: Costa Rei, Porto Giunco e Tueredda, per citarne alcune. Ma nel sud della Sardegna si trovano anche città di interesse storico, come Cagliari, borghi e isole, siti archeologici e siti minerari, luoghi sicuramente da visitare se state programmando un viaggio in Sardegna in inverno.
Cosa vedere in Sardegna del sud in inverno:
Cagliari è una città dal grande fascino. Ricca di ristoranti gourmet e di mercati, dove poter gustare le prelibatezze della cucina sarda, Cagliari ti racconterà la sua storia secolare attraverso le sue chiese, le fortificazioni e i quattro quartieri storici in cui è suddiviso il centro. Principali attrazioni sono: il Bastione di Saint-Remy, la Torre dell’Elefante, la Torre di San Pancrazio, il Palazzo Reale e la Cattedrale di Santa Maria. Merita anche una visita la Cittadella dei Musei: una fortezza che ospita vari musei, tra cui il Museo delle cere anatomiche e il Museo d’Arte Siamese. Al Museo Archeologico Nazionale è possibile ammirare una delle scoperte archeologica più sensazionale degli ultimi anni: i Giganti di Monti Prama. Oltre alla cultura, Cagliari offre anche meraviglie naturali dove godersi momenti di puro relax a contatto con la natura: aree lagunari, popolate da moltissime specie di uccelli, parchi verdi e spiagge, come la celebre “Spiaggia del poetto”. Tra le bellezze naturali da non perdere a Cagliari c’è il Parco del Molentargius, aperto tutto l’anno dove è possibile avvistare i fenicotteri rosa.
A nord di Cagliari, salendo verso la parte occidentale dell’isola, si trova Iglesias, cittadina abitata sin da epoca preistorica, il cui centro storico e il Castello Salvaterra, meritano una visita. Ma il suo territorio fu anche sede di numerose miniere, oggi siti minerari dichiarati Patrimonio dell’umanità, come la Laveria Lamarmora, sulla costa di Nepida, il sito di Porto Flavia, situato all’interno nei pressi di uno dei monumenti naturali più celebri e caratteristici della Sardegna, Pan di Zucchero e, infine, la Grotta di Santa Barbara, cavità naturale più antica d’Italia, incastonata all’interno della miniera di San Giovanni.
Restando nel territorio del Sulcis, da visitare sono anche il sito minerario di Serbariu, frazione del comune di Carbonia, oggi museo del Carbone e ad Arbus, la miniera di Nuracauli e la Laveria Brassey e il villaggio Norman a Gonnesa. Ma il territorio della Sardegna del Sud è anche costellato di numerosi siti archeologici tra cui Nora a Pula, Su Nuraxi a Barumini, il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri e la Tomba dei Giganti Is concias a Quartucciu. E come dimenticare poi Sulki, l’odierna isola di Sant’Antioco, città tra le più antiche d’Europa, i cui resti sono ancora visibili sull’isola situata a ovest della Sardegna meridionale. Oltre Sant’Antioco, l’arcipelago del Sulcis ospita anche l’isola di San Pietro, un paradiso per gli amanti di birdwatching e le immersioni. L’unico centro abitato dell’isola Carloforte fu fondato nel 1736 da una colonia di pescatori liguri, le cui origini sopravvivono nel dialetto e nelle usanze dei suoi abitanti.
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Daniela, Flickr
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