A pochi chilometri dalle famose spiagge del Golfo di Orosei si trova la pittoresca cittadina di Dorgali, il cui territorio si estende dal Supramonte fino alla costa ed è caratterizzato da importanti siti archeologici, tra cui quello di Serra Orrios, uno dei complessi nuragici meglio conservati di Sardegna. Risalente al II millennio a.C. questo villaggio-santuario è un luogo tutto da scoprire, dove sarà possibile fare un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta della quotidianità delle antiche genti nuragiche.
Il sito archeologico di Serra Orrios di Dorgali:
Serra Orrios è un complesso nuragico costruito completamente in blocchi di basalto, considerato insediamento protourbano per le sue dimensioni e per la struttura urbanistica. Nelle capanne circolari che compongono il villaggio vissero le popolazioni nuragiche tra il periodo del Bronzo Medio e il Bronzo Recente. Le abitazioni, originariamente coperte con frasche, sono semplici o articolate in più ambienti e si affacciano su un cortile dotato di pozzo. Al loro interno presentano delle nicchie e dei ripostigli, ricavati nei muri, al centro un focolare e pavimentazioni di pietra, battuto o acciottolato. Le capanne sono raggruppate in tre isolati, collegate tra loro da viuzze e piccole piazze; tra queste spicca la capanna 49: situata in una posizione isolata, questa capanna ospita all’interno un bancone-sedile, inoltre, l’ingresso è preceduto da un vestibolo di grosse dimensioni; per questo si pensa che fosse utilizzata per le riunioni e le cerimonie sacre. Una delle singolarità del sito di Serra Orrios è la presenza di due tempietti a megaron, edifici cultuali tipici della civiltà micenea, probabilmente destinati al culto delle acque. Come testimoniato dai numerosi reperti rinvenuti all’interno del sito e custoditi nel museo di Dorgali, l’attività economica del villaggio si basava su agricoltura, allevamento e artigianato.
Vicino a Serra Orrios si trovano altri interessanti siti megalitici, tra cui le tombe dei Giganti di Biristeddi e i nuraghi di Oveni e Purgatoriu. Ma è l’intero territorio di Doragli a essere costellato di siti dell’età del Bronzo: nuraghi, tombe dei giganti e non solo. Villaggi nuragici, come Tiscali, le torri nuragiche di Arvu e Mannu e, infine, numerose Domus de Janas, tra cui Marras e Campu Marino. Come non fare poi un salto a Dorgali? Cittadina simbolo dell’artigianato di zona, il cui centro storico pullula di botteghe artigiane dove da generazioni maestri dell’arte orafa, della ceramica, del cuoio producono manufatti di grande pregio. A pochi passi da qui si trova il Canyon Gorropu, il più profondo d’Italia, dove vengono organizzate varie escursioni di trekking. L’attrazione più famosa di Dorgali sono le bellissime Grotte del Bue Marino, una serie di cavità a cui si accede tramite battello, per poi proseguire a piedi lungo un percorso attrezzato ammirando le varie meraviglie del carsismo, laghetti, fiumi sotterranei e incisioni rupestri di epoca preistorica.
Photo credits:
Foto di Madpack da Wikimedia
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