“No, non è vero che l’Ortobene possa paragonarsi ad altre montagne; l’Ortobene è uno solo in tutto il mondo: è il nostro cuore, è l’anima nostra, il nostro carattere, tutto ciò che vi è di grande e di piccolo, di dolce e duro e aspro e doloroso in noi.”. Con queste parole, la scrittrice premio Nobel per la letteratura, Grazia Deledda, descriveva il monte Ortobene, montagna situata a pochi chilometri da Nuoro, in Barbagia, nel centro della Sardegna. Facilmente raggiungibile in auto sia dal porto di Olbia che dal porto di Arbatax, il Monte Ortobene con i suoi torrioni dalle forme bizzarre, le sue alta rocce granitiche e i suoi fitti lecceti è pronto ad accoglierti per regalarti momenti di pura meraviglia.
La montagna nel cuore della Sardegna: il Monte Ortobene:
Conosciuto da i nuoresi con il nome di Su Monte, il Monte Ortobene regala ai suoi visitatori un paesaggio particolarmente suggestivo dove a rilievi di natura granitica si alternano a ripidi avvallamenti. Una complessità quella del monte Ortobene che è tipica della sua natura granitica, modellata nel corso dei millenni dagli agenti atmosferici. Qui, infatti, acqua e vento hanno dato sfogo a tutto il loro estro creativo, scolpendo delle vere e proprie sculture naturali che possono essere ammirate all’interno dei boschi del monte. Tra queste, le più suggestive sono i tafoni: una tipologia di erosione che proceder dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno, creando alveoli e cavità dal forte impatto visivo. Oltre a queste affascinati formazioni naturali, il Monte Ortobene ospita anche vasti boschi di leccio intervallati da rimboscamenti di conifere e macchia mediterranea. Nei suoi prati crescono coloratissime orchidee selvagge, mentre il sottobosco è caratterizzato dalla fioritura di profumatissimi ciclamini. Con il suo caleidoscopio di paesaggi naturali, il monte Ortobene è abitato da varie specie animali che è possibile ammirare lungo i sentieri escursionistici che caratterizzano la zona.
Attrazione millenaria del Monte Ortobene sono le sue sorgenti, situate nei boschi. Il culto dell’acque e delle fonti ha origini molto antiche in Sardegna, risalenti all’Età del Bronzo. Per secoli si è ritenuto che queste acque avessero delle specifiche proprietà terapeutiche, le fonti e le acque del Monte Ortobene sono state centro di aggregazione per l’intera comunità sin da epoca preistorica. Molti, infatti, i resti che raccontano di antichi insediamenti neolitici, come le domus de janas ritrovate alle quote medio-basse lungo i versati occidentali, nello specifico in zona Valverde, Maria Frunza, Janna Bentosa e Borbore. Più recenti, invece, i ruderi delle chiese di sa Itria e santu Jacu. Da non perdere una passeggiata all’interno del parco Salotti, nei pressi della casa Diocesana e una visita alla croce del Redentore, nell’omonimo parco, scultura realizzata da Vincenzo Jerace agli inizi del Novecento, meta di una sagra che si svolge ogni anno a fine agosto.
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Photo di Max.oppo da Wikimedia
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