La leggenda della strega Maria Mangrofa di Ruinas

La Sardegna è davvero un’isola sorprendente per tanti motivi, comprese le numerose credenze popolari e leggende che popolano da sempre le storie arcaiche tramandate tra generazioni in famiglia come quella di Maria Mangrofa la strega (in sardo “jana”) di Ruinas nella storica regione della Barbagia in provincia di Oristano (raggiungi in traghetto la meravigliosa isola della Sardegna, scopri tutte le disponibilità del momento).

Maria Manfroga la strega sarda:

Le tante versioni della storia di Maria Mangrofa la strega di Ruinas

La storia della strega Maria Mangrofa è ambientata a Ruinas che sta per “rovine”, era­ un’antica cittadina votata alla pastorizia e abitata già in età prenuragica, nuragica e in quella romana. Ruinas sorgeva sopra i resti di quelle che erano delle antiche tombe sotterranee (in sardo conosciute come “domus de janas”), i nuraghi e menhir (ancora oggi visibili) e un antico villaggio romano dal nome “Ghentiana”.

Qui viveva con la sua famiglia Maria che all’epoca era una giovane e bellissima ragazza dagli occhi blu come il fantastico mare della Sardegna e dai lunghissimi capelli biondo oro come il sole. Scopriamo assieme come ha fatto la bella Maria a trasformarsi nella tanto temuta strega sarda.

Maria era promessa in sposa a un giovane compaesano che un giorno dovette partire in guerra senza fare più ritorno, abbandonando la giovane fanciulla nel dolore tanto da lasciarsi andare. Nel frattempo su Ruinas durante una di quelle sere si abbatté una violentissima tempesta e un fortissimo nubifragio che distrusse le case del paese e uccise i suoi abitanti compresi i genitori di Maria, la giovane invece venne risparmiata e si allontanò dal luogo della catastrofe dirigendosi nella campagna sarda e riparandosi nei tunnel sotterranei di età nuragica, portando con sé un vero e proprio tesoro fatto di preziose monete e un telaio d’oro.

La vita in solitudine in quelle caverne nei pressi del Nuraghe di Santa Lucia, il dispiacere per quanto accaduto al suo amato e alla sua famiglia trasformarono profondamente quella che un tempo era una fanciulla dal bell’aspetto, ora somigliante a una brutta strega con il viso segnato dalle rughe, la gobba sulla schiena, i capelli bianchi e con un solo dente in bocca.

 

Gli abitanti della vicina città di Orosei la allontanavano per via del suo aspetto, veniva continuamente derisa e aggredita fisicamente a suon di sassate, inoltre in più di qualche occasione qualcuno tentò di derubarla (senza però mai riuscirvi) perché a conoscenza delle ricchezze che custodiva nei meandri delle grotte in cui abitava.

La donna venne ribattezzata con il nome di Maria Mangrofa la strega mangiatrice di bambini, sembra infatti che andasse in cerca di bambini per cibarsene e per questo un giorno fu catturata e bruciata viva (dopo che avevano tentato invano di soffocarla e farla mordere dai serpenti velenosi), morendo così nella solitudine più totale.

La notte di Natale viene ancora raccontata ai più piccoli la storia della Strega di Maria Mangrofa come spauracchio per convincerli ad andare a letto a dormire, si crede infatti che la sua anima incattivita continui a vagare di notte in quella zona della Sardegna per vendicarsi degli abitanti di Orosei che tanto erano stati crudeli con lei.

 

Maria Mangrofa mangiatrice di bambini

Un’altra versione della storia invece vede Maria Mangrofa una talentuosa tessitrice amata e apprezzata da tutto il paese, additata come strega cattiva e mangiatrice di bambini a seguito della vicenda di un uno di questi che dopo averle fatto visita non fece mai più ritorno nella propria casa.

 

Maria Mangrofa la gigantessa

Ancora un’altra versione della leggenda legata a Maria Mangrofa, questa volta racconta che questa fosse una delle gigantesse che abitavano queste terre e che contribuirono a costruire i nuraghi nell’antica città di Ruinas. Dalle popolazioni sarde dell’epoca erano considerati delle creature brutte e pericolose alla stregua di bestie, mostri o streghe appunto.

Molti vennero per questo motivo uccisi, altri come Maria Manfroga riuscirono a scappare e a trovare riparo nelle grotte sotterranee ancora presenti in quel territorio sulla collina di Santa Lucia dove era presente anche un nuraghe con un tunnel sotterraneo in cui si narra che via abbia nascosto un grande tesoro ancora presente.

 

Photo Credits:

Foto da Wikimedia

Articoli correlati

24 Luglio 2023

Curiosità e Tipicità

L’oro rosso di Sardegna: lo zafferano

30 Giugno 2023

Curiosità e Tipicità

La storia della bandiera sarda: il vessillo dei quattro mori

26 Giugno 2023

Curiosità e Tipicità

Viaggio in Sardegna: i formaggi sardi da assaggiare assolutamente

Viaggia in Sardegna con TraghettiPer, prenota online il traghetto e risparmia

Metodi di pagamento
Certificazioni