Il borgo di Posada nel nord-est della Sardegna

A poco più di quaranta chilometri dal Porto di Olbia, si trova uno dei borghi più belli di Sardegna: Posada. Arroccato in cima a un colle di roccia calcarea, questo borgo del nord-est della Sardegna è uno dei più antichi dell’Isola. Fondato sui resti di una città fenicia, oggi Posada è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, ma non solo: Posada è stato inserito all’interno del Parco naturale regionale di Tepilòra che comprende la valle del rio Posada, lagune, massicci rocciose e bellissime spiagge. E per gli amanti dello sport, il borgo offre una vasta scelta di attività da praticare all’aria aperta, tra cui kayak, equitazione, mountain bike ed equitazione. Se state prenotando un traghetto per la Sardegna con destinazione Olbia, non potete assolutamente perdere il borgo di Posada.

Posada, antico borgo nel nord-est della Sardegna:

Cosa vedere a Posada

Posada è un borgo di antica origine, sorse, infatti, sulle ceneri della città fenicia di Feronia dove poi venne fondato un insediamento italico-etrusco tra il V-IV secolo a.C. In epoca romana, fu soprattutto l’attuale San Giovanni di Posada a prosperare poiché vicino alla costa. Successivamente Posada, il cui nome deriva dal catalano-spagnolo, divenne luogo di contesa tra i giudicati di Gallura e d’Arborea. Intorno al XIII secolo venne edificato il castello della Fava, il monumento storico più famoso del borgo. Si pensa che il castello venisse utilizzato come residenza estiva dai giudici, tra cui Eleonora d’Arborea. Oggi è possibile visitare l’edificio dopo una scalata del colle che lo ospita, dove sono visibili ancora la torre e i ruderi della cinta muraria. La leggenda che ruota attorno al nome della fortezza è molto particolare: intorno Trecento una flotta turca o saracena assediò Posada cercando di conquistarla per sfinimento e fame. Per ingannare la flotta, gli abitanti, stremati dalla battaglia, fecero mangiare una manciata di fave, tutto ciò che rimaneva delle loro scorte alimentari, a un piccione che venne ferito prima di essere mandato in volo. L’uccello cadde nell’accampamento nemico con lo stomaco pieno: il gonfiore dello stomaco venne notato dagli assedianti che sovrastimarono le risorse del paese e desistettero, pertanto, all’assedio. Effettivamente Posada fu soggetta a scorrerie saracene, a partire dal XIV secolo, per via del suo fascino che attirava i pirati che riuscivano a scorgerla dal mare. Fascino che ancora oggi caratterizza questo borgo medievale : il suo centro storico è infatti caratterizzato da un dedalo di vicoli e viuzze, archi e piazzette inaspettati che regalano scorci suggestivi. Al centro si trova la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate ricostruita nel Seicento su un impianto del 1324: i festeggiamenti in onore del santo patrono si svolgono ogni anno il 17 gennaio tra precessioni, falò e degustazioni di dolci tipici come i cogoneddos e la aranzada.

Cosa fare a Posada

Posada offre molte attrazioni paesaggistiche, tra le più belle della Sardegna, come il Parco Naturale Regionale Tepilora. È possibile esplorarlo su itinerari per mountain bike, trekking ed equitazione. Da provare anche la risalita in kayak del Rio Posada. Se invece siete tra gli amanti del birdwatching e della fotografia naturalistica dove recarvi presso la Diga di Maccheronis, creata dallo sbarramento del rio Posada, e lo stagno di San Giovanni, habitat naturale di fenicotteri rosa e tanti altri uccelli. Posada è però anche mare: potete tuffarvi nell’azzurro mare dalla spiaggia di Su Tiriarzu detta anche spiaggia di Posada, facilmente raggiungibile in auto o a piedi, camminando per circa 30 minuti. Più a nord, ci sono le spiagge di Orvile e di Iscràios, mentre a sud si trova la spiaggia di San Giovanni, vicino allo stagno omonimo.

Photo credits:
Foto di Gianni Careddu da Wikimedia

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