La Sardegna è una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturali, un vero e proprio museo a cielo aperto per gli appassionati di archeologia. La sua storia millenaria è testimoniata da numerosi siti archeologici sparsi su tutta l’isola, che offrono uno sguardo affascinante su civiltà antiche e misteriose. In questo articolo esploreremo i migliori siti archeologici della Sardegna, fornendo informazioni su come raggiungerli e cosa aspettarsi durante la visita.
I migliori siti archeologici della Sardegna:
Il Nuraghe Su Nuraxi, situato vicino al paese di Barumini, è uno dei siti archeologici più iconici della Sardegna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Questo complesso nuragico risale all’età del bronzo (circa 1500 a.C.) e rappresenta l’apice della civiltà nuragica, con la sua torre centrale circondata da un labirinto di torri minori e mura difensive. Per ragioni di sicurezza, si può visitare il sito solo accompagnati da guide esperte. Per maggiori informazioni su orari e modalità di visita, puoi visitare il sito ufficiale. Barumini si trova nella regione della Marmilla, nel sud della Sardegna, a circa un’ora di auto da Cagliari. Per raggiungere il sito, puoi prendere la SS131 in direzione nord e poi seguire le indicazioni per Barumini sulla SP197.
Situato all’interno di una dolina carsica nascosta nel cuore del Supramonte, il villaggio nuragico di Tiscali è uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi della Sardegna. Questo insediamento, datato tra l’età del bronzo e quella del ferro, è unico per la sua posizione inaccessibile, nascosto tra le montagne e circondato da una vegetazione lussureggiante. Le rovine si fondono perfettamente con l’ambiente naturale, creando un’atmosfera magica. Tiscali è posizionato tra i comuni di Dorgali e Oliena, nella provincia di Nuoro. L’accesso al sito richiede una camminata impegnativa di circa due ore, partendo da Su Gologone o dalla Valle di Lanaittu. È consigliabile essere accompagnati da una guida esperta, vista la difficoltà del percorso.
La necropoli di Anghelu Ruju, vicino ad Alghero, è uno dei più grandi e importanti complessi funerari preistorici della Sardegna. Con oltre 38 tombe scavate nella roccia, risalenti al periodo prenuragico (circa 3300-2900 a.C.), questo sito offre un’affascinante testimonianza dei riti e delle credenze delle antiche popolazioni dell’isola. La necropoli si trova a circa 10 chilometri dal centro di Alghero, lungo la SP42 in direzione di Porto Torres. È facilmente raggiungibile in auto e dispone di un ampio parcheggio per i visitatori.
Il nuraghe Santu Antine, situato nel territorio di Torralba, è uno dei più maestosi e meglio conservati complessi nuragici dell’isola. Costruito intorno al XVI secolo a.C., la struttura centrale, alta circa 17 metri, era una vera e propria fortezza, circondata da un sistema di torri e mura. Questo sito offre una chiara testimonianza dell’avanzata capacità della civiltà nuragica di costruire imponenti opere architettoniche. Torralba si trova nel nord della Sardegna, nella regione del Meilogu. Il sito è facilmente raggiungibile dalla SS131, prendendo l’uscita per Torralba-Bonnanaro e seguendo le indicazioni per il nuraghe. È a circa a due ore di auto da Cagliari e a circa 40 minuti da Sassari.
Il Pozzo Sacro di Santa Cristina, situato nel territorio di Paulilatino, è uno dei più affascinanti esempi di architettura sacra nuragica. Costruito intorno al X secolo a.C., questo sito è dedicato al culto delle acque e presenta una perfetta architettura in pietra, con una scala che conduce a un pozzo dove l’acqua sgorga ancora oggi. La precisione della costruzione, allineata con i fenomeni astronomici, testimonia l’avanzata conoscenza scientifica dei nuragici. Il sito è a circa 40 chilometri da Oristano, lungo la SS131 in direzione di Cagliari. Da Paulilatino, basta seguire le indicazioni per Santa Cristina sulla SP11.
Tharros è un antico sito archeologico situato sulla penisola del Sinis, vicino a Cabras, nella provincia di Oristano. Fondato dai Fenici intorno all’VIII secolo a.C., Tharros fu successivamente occupato dai Cartaginesi e dai Romani, diventando un importante centro commerciale e portuale. Oggi, i visitatori possono ammirare i resti delle antiche strade romane, delle terme, delle abitazioni e del tempio, oltre a godere di una vista mozzafiato sul mare. Tharros è situato a circa 20 chilometri da Oristano. Da qui, si può prendere la SP6 in direzione di Cabras e poi seguire le indicazioni per Tharros e la Penisola del Sinis.
Sempre nelle vicinanze di Cabras, si trova il sito di Mont’e Prama, ritenuto uno dei più straordinari ritrovamenti archeologici della Sardegna. Qui, infatti, sono state scoperte le celebri statue dei Giganti di Mont’e Prama, sculture nuragiche risalenti al IX-VIII secolo a.C., che raffigurano arcieri, guerrieri e pugilatori. Queste statue, alte fino a 2,5 metri, sono uniche nel loro genere e rappresentano uno dei massimi esempi della scultura monumentale nuragica. Il sito è anche un’importante necropoli, con tombe che risalgono alla stessa epoca. Per raggiungere il sito, è possibile seguire le stesse indicazioni date precedentemente per Tharros. Puoi ammirare le statue gigantesche degli antichi guerrieri di Mont e’ Prama puoi recarti sia al Museo Civico di Cabras che al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
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