Alla scoperta del borgo di Galtellì in Baronìa

Ai piedi del Monte Tuttavista sorge Galtellì, piccolo borgo sardo dove la scrittrice premio nobel per la letteratura, Grazia Deledda, ambientò il suo celebre romanzo “Canne al Vento”. Siamo in Sa Baronìa, la subregione storica della Sardegna centro-orientale, facilmente raggiungibile dal porto di Olbia, situata tra Gallura e Barbagia. All’interno del piccolo borgo di Galtellì è possibile scoprire il lato più autentico della Sardegna, con le sue antiche tradizioni religiose e pastorali.

Il piccolo borgo di Galtellì:

Breve storia del borgo di Galtellì

Il borgo di Galtellì si trova in un’area abitata sin dall’epoca prenuragica, come testimoniano le numerose domus de janas che costellano la zona. Giunsero poi fenici, romani e bizantini. In epoca medievale appartenne al Giudicato di Gallura, periodo d’oro per questo piccolo borgo che divenne anche sede vescovile. Successivamente fu controllato per un breve periodo dalla giudicessa Eleonora, entrando a far parte del Giudicato di Arborea e nel 1323 entrò nei territori facenti capo agli Aragonesi. Dopo l’accorpamento della diocesi di Galtellì all’arcidiocesi di Cagliari nel 1495, iniziò una lunga fase di decadenza, peggiorata ulteriormente dalle incursioni saracene che si fecero più frequenti e dallo scoppio di epidemie di malaria.

Cosa vedere a Galtellì

Galtellì può contare su un vasto patrimonio storico religioso racchiuso all’interno delle viuzze che caratterizzano il suo borgo medievale e nel territorio circostante. Forte è in questo piccolo paese la devozione religiosa: oltre alla statua del Cristo in bronzo, dell’artista madrileno Pedro Angel Terror Manrique, situata sul monte Tuttavista, nel centro storico si trovano ben cinque edifici religiosi di interesse storico: la chiesa del santissimo Crocifisso costruita nel 1500 in stile gotico che custodisce il miracoloso Cristo Ligneo, poco distante da qui si trovano la chiesa medievale di santa Croce e le chiese del XVII secolo della Beata Vergine e di San Francesco. All’interno del cimitero è situata l’ex cattedrale di San Pietro costruita in epoca medievale e dove è possibile ammirare un ciclo di affreschi risalenti al XIII secolo. Altro edificio da non perdere è il castello di Pontes, a circa 2 chilometri dal centro abitato, su un promontorio che domina la valle del fiume Cedrino. Per conoscere la storia, le tradizioni e la cultura di Galtellì all’interno della dimora settecentesca, Casa Marras, è stato creato un museo etnografico che raccoglie reperti e testimonianze dell’antica vita contadina e pastorale degli abitanti di Galtellì. Il museo etnografico di Galtellì spesso ospita manifestazioni che illustrano i mestieri di una volta, le antiche tradizioni locali, accompagnata da musica folkloristica e degustazioni enogastronomiche. Di più recente costruzione è invece il parco letterario deladdiano, un itinerario nei luoghi raccontati nel romanzo di Deledda. All’interno del centro abitato è possibile visitare anche il parco comunale di Malicas che al suo interno ospita il Castello Guzzetti, costruzione risalente ai primi del Novecento e alcune domus de janas. Molto suggestivo è il panorama sul golfo di Orosei che regala la sommità del Monte Tuttavista, raggiungibile attraverso percorsi di trekking.

Photo credits:

Foto di Max.oppo da Wikimedia

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